venerdì 7 agosto 2015

Frontale (SO). Regolamentazione di antropofagia e sarcofagia

La Camera alta della Libera ed Anarchica Repubblica Popolare Frontalasca ha emanato la legge 6 agosto 2015 n. 536, recante "Misure di regolamentazione per le attività di antropofagia e sarcofagia". E' quasi superfluo rimarcare come la legge altro non faccia che dare un inquadramento normativo a costumi ed usanze praticati a Frontale da tempo immemore, socialmente accettati e radicati a tal punto che eminenti etnologi hanno scritto che si deve più correttamente parlare di "antropologia" piuttosto che di "antropofagia" o, meglio ancora, di "cannibalismo etnico e culturalizzato".
La regolamentazione di antropofagia e sarcofagia si è resa necessaria per una pluralità di motivazioni:
  • la grande carestia che, da oltre un decennio, sta straziando la popolazione frontalasca ha incrementato di molto il consumo alimentare di esseri umani ed ha più volte fatto scatenare faide tra famiglie, con consumazione di numerosi fatti di sangue (che hanno ovviamente dato corso ad una surrogazione tra antropofagia e sarcofagia)
  • sempre per questioni di penuria alimentare, i furti con scasso e scavo presso il cimitero dell'Avernaccio hanno raggiunto livelli non più tollerabili, nemmeno per gli standard del vivere civile comunemente accettati a Frontale
  • la necessità di istituire un'agenzia pubblica deputata alla gestione tecnico - economica delle attività di antropofagia e sarcofagia, per porre fine alle gestioni privatistiche, fonte di innumerevoli abusi. Tale agenzia è stata denominatata Ufficio Centrale di Vigilanza su Antropofagia e Sarcofagia (UCVAS)
Pasquino Pinzocheri Press Agency ha intervistato Krvožedan Ljudjest, fresco di nomina a direttore dell'UCVAS. Queste le sue dichiarazioni:
  • ""la regolamentazione dell'antropofagia e della sarcofagia non poteva più essere rinviata. Basti pensare che negli ultimi 2 anni ci sono stati almeno venti casi di antropofagia tra vicini di casa, che hanno prodotto notevoli liti e vertenze tra famiglie, sfociate in abusi nell'applicazione della legge del taglione
  • non solo, da inizio anno ad oggi, si sono verificati ben 79 casi di furti di salme inumate al cimitero (ed abbiamo pure il dubbio che numerosi decessi non siano stati denunciati dai congiunti del defunto, vuoi per continuare ad incassare la pensione, vuoi per potersene cibare senza che qualcuno lo sapesse, evitando così il rischio di furto della salma)
  • altro aspetto da non trascurare: le esecuzioni capitali sono diventate quasi impossibili, visto che più volte il pubblico che assisteva ha dato l'assalto al patibolo per rapinare la salma, mettendo gravemente a rischio l'incolumità del boia e delle forze dell'ordine
  • è pertanto necessario che si giunga ad una ben precisa definizione del chi può mangiare chi, senza che esistano dubbi e zone grigie. Queste sono le finalità istituzionali dell'UCVAS
  • con la nuova legge è stabilito che: a) il diritto di antropofagia può essere esercitato solo su individui di età inferiore ai 20 anni oppure superiore ai 65 anni; b) il diritto di antropofagia può essere esercitato solo da persone legalmente conviventi con l'interessato e riportate nello stato di famiglia; c) il diritto di sarcofagia è riservato in primis a coniuge superstite e figli. In assenza di essi, si tiene conto di eventuali disposizioni testamentarie lasciate dal defunto prima di avviarsi vero la Gerusalemme celeste. Il diritto di sarcofagia è ovviamente cedibile dietro versamento di compenso agli eredi
  • coloro che intendono esercitare il diritto di antropofagia devono inviare una comunicazione in via preventiva all'UCVAS (c.d. istanza di concessione cannibalizia). Decorsi 5 giorni senza che sia emesso provvedimento amministrativo di diniego, vale la regola del silenzio - assenso. Entro 10 giorni dall'avvenuta antropofagia, occorre che gli esecutori trasmettano all'UCVAS la dichiarazione di avvenuto consumo
  • il prelievo di salme dal cimitero a fini di sarcofagia sarà consentito solo agli eredi del defunto o ad eventuali loro aventi causa
  • l'UCVAS ha anche altri compiti: a) definire le tariffe massime e minime per la cessione del diritto di sarcofagia da parte degli eredi; b) dirimere eventuali controversie tra eredi per l'esercizio del diritto di sarcofagia; c) definire le modalità tecniche di prelievo delle salme dai luoghi di sepoltura a fini di sarcofagia; d) tenuta di un registro pubblico ove sono registrate le successioni e le compravendite sarcofagiche nonchè i prelievi di salme dai sepolcri a fini di sarcofagia; e) gestione della borsa ove coloro che lo desiderano possono negoziare i diritti di sarcofagia, mettendo in contatto domanda ed offerta; f) gestione di rifiuti e cascami derivanti da antropofagia e sarcofagia
  • un caso a parte sono le salme derivanti da esecuzioni capitali: atteso che, in quanto pendagli da forca, sono giuridicamente di proprietà del ministero della giustizia, la loro immissione sul mercato avverrà con appositi bandi ad evidenza pubblica, gestiti sempre dall'UCVAS ed aggiudicati al miglior offerente (nel caso di stock superiori alle 3 salme, sarà possibile anche il collocamento in borsa)""

martedì 4 agosto 2015

Memorie di un boia - Trancio IV

Mortiferi baci&abbracci a tutti!! Sono sempre io, la vostra Gloria Camelia Flora Strozzi Forconi, il vostro "Mamba del patibolo", il boia più creativo e alla moda che ci sia, il vostro incubo più fortunato.
Oggi vi voglio parlare di un tema spinoso ed attraente al contempo: i risvolti erotico - sessuali dell'esecuzione capitale. Sissignori, sotto certe condizioni, spedire all'inferno un pendaglio da forca è una fonte di piacere carnale insuperabile!! Come sempre, occorre andare al di là di apparenze e luoghi comuni, ragionando fuori dagli schemi precostituiti e dai concetti preconfezionati ... insomma, occorre essere un boia libero professionista come me!
C'è chi svolge la libera professione per redigere rogiti ed atti, chi per compilare dichiarazioni dei redditi, chi per stendere progetti di case e capannoni e chi per ridurre il tasso di feccia e rifiuti nella società. Io faccio il boia per passione, non sono un'impiegata statale che aspetta tutti i mesi il 27, io sono un'artista del patibolo, lavoro a cottimo ma ogni esecuzione è per me un pezzo unico, un'opera d'arte.
Io nel mio lavoro ci metto l'anima ... e faccio rendere al diavolo l'anima dei condannati! Io non pratico banali iniezioni letali, non mi limito a schiacciare un bottone, io spengo il sole sulle persone mettendoci tutta me stessa!
E' per tutti questi motivi che l'esecuzione capitale mi procura piaceri carnali inenarrabili. Di seguito vi illustro alcuni dei devastanti piaceri che ho provato nel corso della mia onorata carriera (tutt'altro che in dirittura d'arrivo, grazie alla legge Fornero ho ancora davanti a me almeno 20 - 23 anni di esecuzioni capitali, ma per me non è un lavoro usurante ma semmai vivificante). Naturalmente si tratta di una cernita di episodi, perchè se ve li raccontassi tutti, ne uscirebbe un tomo spesso come un vocabolario.

Ghigliottina a Cosio
Tre anni fa ho giustiziato, nel bel mezzo della Sagra degli arrosticini di Cosio, un tal Piermatteo Carciofolotti, mandato sulla forca per aver scaricato da internet un file mp3 con la canzone del pulcino Pio.
Di primo acchito, sembrava che il condannato fosse conscio dell'empietà del suo gesto e di conseguenza aspettasse l'esecuzione quasi con impazienza, come se fosse un'occasione per salvare la propria anima e lasciare questo mondo di tentazioni dove lui aveva esaurito il proprio ruolo. Sembrava così, perchè quando l'ho posizionato ed incatenato sulla tavola scorrevole della ghigliottina, ha improvvisamente iniziato a dare in escandescenze. Per qualche secondo l'ho lasciato strepitare, poi ho spinto il suo collo sotto la lunetta e mi sono apprestata a sbloccare il fermo della mannaia ... ma mi sono fermata un attimo, vedendo che il Carciofolotti era in preda ad una violenta e smisurata erezione, tale da lacerargli il cavallo dei pantaloni. Mi sono sentita assalita da un delirante, farneticante desiderio erotico ed ho deciso di concedermi a lui, riservandogli un'esperienza carnale da perderci la testa (in tutti i sensi). Abbiamo cominciato a copulare nell'unica posizione consentita, lo smorzacandela, visto che era immobilizzato sulla tavola. La sua virilità era ciclopica ed io ero completamente impazzita dal folle piacere. Ad un certo punto ho sentito che un un orgasmo potente come la dinamite mi stava per sconvolgere ed allora ho deciso: mentre il mio corpo si contorceva tutto come attraversato da una scarica a 100mila volt, ho azionato la mannaia. Come io ho lanciato un rantolo di piacere animalesco, la sua testa è volata via ... un perfetto tempismo, ça va sans dire!

Impiccagione a Talamona
E' successo qualche mese fa, nel cortile delle scuole elementari di Talamona. Dovevo impiccare AntonGabriele Lassoni, condannato a morte per alitosi, flatulenza e traffico illecito di carrube. Le lezioni a scuola erano state sospese e tutti i bambini erano stati portati in cortile per assistere all'esecuzione.
Avevo già innalzato il patibolo, controllato il funzionamento della botola e preparato il cappio. Attendevo con trepidazione l'arrivo del pendaglio da forca.
Mi portano il marrano caricato sul cassone di un Ape, già legato come un salame e bendato. Lestamente lo faccio salire dalla scaletta del patibolo, gli infilo la testa nel cappio e poi mi godo lo stato di eccitazione che sta dilagando tra i miei giovani spettatori, tutti lì, impalati e col fiato sospeso, ad aspettare che io tiri la leva che fa aprire la botola e spenga per sempre la luce davanti agli occhi del Lassoni. Decine di occhi immobili nei quali mi pare di leggere "apri la botola, apri la botola, siamo qui per questo, meglio che far lezione di geografia". La frenesia dei bambini si stava impadronendo di me. Sentivo sulla mia pelle uno strano formicolio, come un susseguirsi di scosse elettriche dall'effetto psichedelico. Ad un certo punto, quel formicolio si è trasmesso alle mie parti intime e continuava a crescere. Mi sono sentita come portata in volo da una sorta d'irresistibile turbine di energia, un climax ascendente cui mi volevo arrendere senza condizioni, sempre più in alto, sempre più forte, sempre più fuori dal mio corpo. Ad un certo punto, pur se sconvolta da quella magnifica sensazione, mi sono resa conto che, avanti di quel passo, il pendaglio da forca avrebbe inopinatamente salvato il collo ... inammissibile per la mia deontologia professionale!! Così, d'impeto, ad occhi chiusi, ho tirato la leva e la botola si è aperta. Il tonfo della botola mi ha riportato alla realtà, ho aperto gli occhi ed il marrano penzolava lieve dalla corda, dondolando come un pendolo, aveva gli occhi strabuzzati ed i suoi intestini si erano rilassati mandando un gran fetore. Dinanzi a questa scena sono stata colta da un orgasmo che mi ha fatto tremare tutti i muscoli per almeno una trentina di secondi, dopo di che mi sono dovuta sdraiare a terra, stordita ed ubriaca. Anche questa volta, però, il lavoro era stato fatto, e fatto come si deve!

Garrota a Dubino
Nel dicembre dello scorso anno ho garrotato, di fronte al municipio di Dubino, la 70enne Etelberta La Pedria, condannata alla pena capitale per commercio all'ingrosso e cessione al minuto di vini prodotti tra Mello e Traona (azione potenzialmente in grado di mietere centinaia di vittime).
Sistemo la pericolossima trafficante di mescite sulla panca della garrota, gli applico il collare e comincio a girare la vite, lentamente, per non rovinare la suspence al pubblico che assiste numeroso.
Ad ogni giro di vite gli astanti urlavano "olè" e facevano un tifo da stadio. Io invece, ad ogni giro di vite, dicevo dentro di me "sìiiii..... sìiiii.....", come se stessi possedendo carnalmente qualcuno con un fallo magico spuntato come per miracolo. Giravo la vite a strappi, con forza fisica spropositata rispetto al necessario, come in preda ad un'ossessione. Ad un certo punto, il coro degli spettatori si è fatto sempre più assordante ed io mi sono accorta che la spacciatrice di liquami pseudo enologici aveva ormai gli occhi fuori dalle orbite e la lingua a penzoloni. E' stato a quel punto che ho dato un ultimo colpo di vite ed ho urlato "sìiiiiiiiiiii, godoooooo", in preda ad una eccitazione incontrollabile. Anche quel giorno, una volta venuta sera, ho chiuso gli occhi con la serenità di chi ha fatto il proprio dovere, credendo nel proprio lavoro e godendo letteralmente di esso senza ipocrisie.

lunedì 3 agosto 2015

Morbegno (SO). Emanata la bolla "Parva res pro vita serena"

Il Gran Consiglio degli Assenti di Morbegno, a seguito di apposito flebile ruggito del leone asmatico, ha emanato la bolla Parva res pro vita serena (piccole cose per una vita tranquilla). L'epocale pronunciamento normativo è stato già affisso all'albo comunale, munito del regolamentare sigillo di latta. La bolla contiene disposizioni finalizzate a migliorare la vita dei cittadini morbegnesi, contribuendo alla risoluzione di quelle piccole questioni quotidiane che rendono più gradevole lo stare al mondo. "Il punto è proprio questo: la vita di un cittadino è tanto migliore quanto più le pubbliche istituzioni si occupano delle sue piccole questioni di tutti i giorni. Pensare a questioni strategiche e di ampio respiro è spesso un alibi per non occuparsi della quotidianità concreta. Basta progetti, basta visioni a lungo termine, si tratta solo di perdite di tempo e di fumo negli occhi", ha dichiarato l'Assessore alla Pubblica Prosaicità ed Anestetizzazione s.e. AntonGioele Bacchettoni all'Agenzia stampa Bitteus Nuncius.
Pasquino Pinzocheri ha esaminato in modo scrupoloso ed approfondito i contenuti della bolla. Questo il sunto degli interventi previsti:
  1. posizionamento in piazza S. Antonio di una fontanella erogatrice di acqua ossigenata per i giovani che si vogliono schiarire i capelli prima di andare in discoteca
  2. possibilità per le famiglie di richiedere, a titolo gratuito per i propri figli minori di 14 anni, la concessione a brucare l'erba dei parchi pubblici (in questo modo si riducono le spese di giardinaggio a carico del comune e si dà una risposta al caro alimenti che sta portando molte famiglie verso l'indigenza)
  3. liberalizzazione della caccia al piccione in centro abitato (sia per scopi di igiene che per uso alimentare)
  4. realizzazione a Paniga di una camporella attrezzata per consentire alle coppie di adolescenti di appartarsi in tutta sicurezza (struttura attrezzata di distributore di profilattici e kleenex e di comodi cassonetti per la raccolta dei profilattici usati, che non dovranno più essere gettati tra le sterpaglie dopo esser stati annodati alla bell'e meglio)
  5. installazione nel centro storico di macchinette pelacipolle, cabine per il taglio delle unghie e postazioni di spazzolatura meccanica per togliersi la forfora
  6. nella zona antistante il campo sportivo sarà allestita una piazzola dedicata ai bisogni fisiologici di cani e gatti (resta a carico dei proprietari di animali domestici l'incombenza di trasportare in loco i prodotti)
  7. realizzazione di un'app per smartphone che informerà gli interessati sugli orari di apertura del tempietto votivo posto sulla strada per Bema
  8. costruzione nei pressi dell'Arengario di una pista per il gioco delle biglie
  9. esenzione totale dai tributi locali per coloro che soffrono di stitichezza cronica
  10. possibilità di dare in locazione a scopo abitativo le cappelle gentilizie del cimitero (per risolvere il problema della penuria di alloggi) - occorre però sottolineare in questo caso che la locazione è consentita solo se gli inquilini non sono più  di otto per ogni cappella
  11. esenzione dalla TOSAP per i commercianti ambulanti di prugne secche
  12. creazione di cabine con telefoni senza la cifra "0" sulla tastiera
  13. liberalizzazione completa della produzione di sostanze purganti
  14. incentivi fiscali alla depilazione con utilizzo di falciatrici
  15. installazione a Campovico di un confessionale a gettoni, appositamente studiato per la remissione di quei peccati commessi per solo fatto di essere originari di quel delendo borgo (c.d. "malum ancestralis costae cechorum")
  16. apertura al piano terra del Municipio di un ufficio che darà ogni utile assistenza e consulenza agli allevatori di nutrie e pulci ammaestrate
  17. traduzione in esperanto, basco, sanscrito e pashtun delle delibere di Giunta e Con(s)iglio Comunale
  18. meno burocrazia per coloro che installano servizi igienici muniti di turca
  19. dimezzamento delle aliquote IMU, TARI e TASI per coloro che giocano a bocce
  20. soppressione dell'imposta comunale di consumo sull'aglio
  21. snellimento dell'iter burocratico per l'esercizio delle attività sadomaso
  22. agevolazioni fiscali per la commercializzazione di rape, sugna, spuma e salsicce di sangue dopo le ore 18