martedì 30 luglio 2013

Sondrio - Preoccupante resurrezione di massa dei morti presso il Camposanto

Da una decina di giorni un preoccupante fenomeno sta flagellando la città di Sondrio: la resurrezione dei trapassati presso il Camposanto. Ogni giorno, al sorgere del sole, una decina di persone, stanche di guardare l'erba dalle parte delle radici, si autoesuma, o esce dal proprio loculo, ed inizia a circolare nella zona circostante. La sera ritornano poi rincasano nei loro sepolcri (tanto il soggiorno è già pagato e poi occorre fare il conto con il caro affitti e la carenza di case popolari). La mattina dopo escono di nuovo e cominciano a girare per la città (spesso lamentandone la poca vitalità). Non solo, ogni mattina aumenta il numero di coloro che decidono di svegliarsi dal sonno eterno e riprendere la loro vita. 

La vicenda della resurrezione dei dipartiti è per un puro caso divenuta di pubblico dominio. Liutprando Rustichelli (di mestiere castratore di montoni) ed Ermengarda Spugnoni (di mestiere sbucciatrice di uova) erano alla ricerca di un momento di intimità. La Spugnoni non voleva assolutamente andare per l'ennesima volta a consumare un fugace amplesso presso l'ovile del Rustichelli (per una serie di motivi che non è ora il caso di sviscerare era stufa di fare l'amore in un stanza ricolma di testicoli ovini appesi ad essiccare). Stanti le bramosie d'amore dei due piccioncini, il Rustichelli ha proposto alla sua Dulcinea di andarsi ad appartare presso il Camposanto di Sondrio, sul cassone del proprio motocarro Guzzi Super Ercole (all'uopo attrezzato di paglia e fieno). La scelta della location è ascrivibile al fatto che i due focosi amanti trovano un poco spenta la vita nel resto della città. 

Giunti sul posto, i due sciagurati danno libero sfogo alle proprie passioni. Probabilmente, i disumani cigolii delle sospensioni del ruspante mezzo di trasporto improvvidamente utilizzato quale alcova di ripiego hanno disturbato l'anima de li mortacci dei dipartiti, i quali hanno iniziato a risorgere ed uscire dai loro sepolcri, intenzionati a porre fine ai fastidiosissimi rumori da amplesso prodotti dai due manigoldi. Un plotone di risorti ha immediatamente circondato con fare minaccioso il motocarro dell'amore. I due amanti sino sono sentiti fare discorsi del tipo:
  1. ma dovevate proprio venire qui a fianco delle nostre casette a fare tutti questi sporcellamenti?
  2. e tu, marrano di un castramontoni, potresti evitare di metterti a belare e soffiare dalle narici mentre arrivi al capolinea e fai il vuoto mollando il carico? 
  3. per non parlare delle nostra simpatica pelauova: non capisci che con i tuoi versetti ridicoli non fai altro che dare l'idea di avere un amante così sottodotato che ti fa il solletico??
  4. non ci dovete più disturbare! Lo sapete che essere sottoterra a Sondrio è meglio che vivere a Sondrio? Dopo troppi anni passati in questa città, ora vogliamo goderci il nostro relax nel sepolcro in santa pace e continuare a fare da cibo ai vermi e da concime alle piante!
  5. visto che godete di buona salute, non conoscete un modo migliore per spendere le due settimane che vi restano da vivere che non consumare sul cassone di un motocarro?
  6. oltre tutto, nel commettere atti osceni siete dei veri e propri dilettanti. Tutti i mesi noi, con la collaborazione della squadra becchini del cimitero e relative consorti, organizziamo l'HerosTanatho Party, un'orgia che può arrivare anche a 200 partecipanti, un'ammucchiata spaziale. Pensate che ogni sarcofago viene rivestito di crisantemi rossi e ne facciamo il talamo dove consumiano in una notte tutte le perversioni carnali che non siamo riusciti a commettere in un'intera vita terrena. Noi pecchiamo da morti per espiare la castità e la continenza che abbiamo vissuto da vivi. E voi due vi accontentate di una sveltina sul cassone di un motocarro?? Non avete ancora visto niente. 
Dopo essersi prodotti in cotale rampogna, i risorti hanno deciso di farsi un giretto per Sondrio, trovando comunque l'ambiente cittadino meno stimolante del Camposanto, al quale hanno poi fatto ritorno per trascorrervi il resto della notte. Però, la mattina dopo, forse stimolati dal sole o dall'invitante profumino di frattaglie di pipistrello grigliate proveniente dal Ristorante Caronte er matriciano, i cari estinti hanno deciso di uscire nuovamente dai loro sepolcri. Anzi, il loro numero era ben superiore rispetto alla sera prima.

La resurrezione mattutina dei morti va avanti da almeno dieci giorni. Ogni giorno un numero sempre maggiore di trapassati è visto uscire dalle tombe al sorgere del sole, por poi farvi ritorno prima del tramonto. Il fenomeno sta spaventando non poco i sondriesi che (per ora) non hanno ancora avuto l'onore di andare a risiedere all'ombra dei cipressi. Diverse gravi angustie sono loro inflitte dall'infausta situazione:
  1. timore di perdere la reversibilità della pensione
  2. timore dei (per ora) viventi di essere scambiati per defunti e di essere perciò caricati contro la propria volontà da un carro funebre di passaggio 
  3. c'è chi si è dichiarato nullatenente ed  ha  fatto fare il funerale dei propri congiunti a spese del pubblico erario  (con bara in carton pressato riciclato e sepoltura a mezzo camion con cassone ribaltabile) e poi si gode l'eredità sulle spiagge di Capo Verde in dolce compagnia
  4. qualcuno è andato a vivere con l'amante (con il quale ha anche a suo tempo festeggiato la dipartita del coniuge)
  5. c'è chi teme ritorsioni per il fatto di aver addobbato la tomba del caro estinto con fiori rubati dal sepolcro vicino
  6. la vedova di un noto depravato intende scappare nei Balcani (chiedendo asilo politico presso un allevamento di montoni da combattimento) per il timore che lui torni e pretenda l'adempimento dei doveri coniugali
  7. una signora ha mutato la destinazione urbanistica della macelleria ereditata dal fratello, trasformando lo stabile da pubblico esercizio a pubblico servizietto
  8. un marito inconsolabile si è troppo presto consolato con quattro caraibiche ed ha dilapidato l'eredità della moglie in Viagra ed altri prodotti afrodisiaci (VOV, zabaione e cotechini)
  9. i clienti di alcune meretrici risorte ed uscite dal loro sacello di tolleranza sono terrorizzati dall'eventualità che le medesime operatrici tecnico - carnali decidano di regolarizzare la loro posizione con il fisco depositando il loro elenco clienti all'Agenzia delle Entrate
  10. in ambienti ecclesiastici si teme di dover restituire alcuni cospicui lasciti, con ciò mandando a monte la realizzazione di un eremo 5 stelle superior de luxe, dotato di ogni comfort, ivi compresa l'alcova per l'accoppiamento di esponenti del clero con persone in età prepuberale 
  11. più in generale, la paura di dover rendere conto di ciò che si è fatto continuando inopinatamente a vivere è palpabile




mercoledì 10 luglio 2013

II sigillo - Starnazzamenti vari in riva all'Adda

L'ultima volta che hanno aperto il pollaio vi regnava una tristezza immensa. Stava per finire il becchime. Non solo, c'era troppa confusione sul futuro dell'allevamento avicolo.
***
Lo sanno tutti, i polli non amano viaggiare in treno ... e non vogliono che altri volatili lo facciano.
***
Il sancta sanctorum con vista su Sernio sembra continuare con il solito tran tran. Si mangia, si beve, si respira, si è pure convinti di vivere. Non conta se si sia o meno agli sgoccioli, basta non saperlo.
***
La Repubblica autonoma delle mele in sponda orobica è più verde che mai. Il viola è un colore che non le si addice ... per ora.
***
Forse sarebbe il caso di istituire un corso di laurea per patrioti.
***
Speriamo che nessuno si butti nell'Adda. Il fiume non gradirebbe.
***
Certi peccati e taluni peccatori non saranno perdonati nemmeno andando in pellegrinaggio contriti, vestiti di sacco e strisciando in ginocchio sui cocci ad implorare la Sublime Patrona che domina e protegge la valle (che, giova ricordarlo per rendere un servizio alla verità, abita lì vicino, ma in un'altra terra, che sempre ci sarà cara e familiare, per averci fatto crescere e visto crescere e della quale sarà sempre motivo di orgoglio proclamarsi figli).

I sigillo - Crepuscolo alle 11 di mattina sulla bassa Valtellina

Aveva appena finito di cambiare i pannolini ad Onestino, che ragliava giulivo nella sua culla. Miss Sunset si era malamente adattata alla sua vita di ragazza madre, costretta a mettere al mondo Onestino, il futuro Messia low-cost che aveva davanti a se un fulgido futuro come leader  carismatico ed arruffapopoli della classe sociale dei braccianti intellettuali.

Miss Sunset ricordava come un incubo il giorno in cui gli arcangeli con gli scarponi chiodati Piersamuele e GianGioele gli recarono l'annuncio della sua maternità. Rimase sconvolta: "ma come?? non conosco uomo ... è vero, ogni tanto mi compero qualche insaccato quando sono in offerta, ma come faccio a concepire?? e poi, chi è il padre?? non capisco, quale castigo si stia per abbattere su di me??", continuava a ripetere in modo sconnesso. 

"Non avere paura, o piena di disgrazia, sappi che hai trovato ascolto presso l'Ente supremo, il padre del figlio che metterai al mondo, lui ci ha mandato qui ad adempiere ai doveri coniugali per interposta persona. Questo ci costa molto, ma la sua volontà è per noi superiore a qualunque dubbio, repulsione o fiero orrore che possiamo provare", rispose Piersamuele.

"Tu metterai al mondo un figlio e lo chiamerai Onestino. L'Ente supremo gli darà il trono di Efrem, la sapienza di Dioniso Tracanna e la statura istituzionale del sub-comandante Toscanello. Lui sarà riconosciuto nei secoli dei secoli come l'unica speranza e la luce delle moltitudini oceaniche di analfabeti laureati, braccianti intellettuali e barattieri dell'ecosistema che ammorbano questa città. E adesso, dai anche tu prova della tua sottomissione all'Ente supremo, predisponiti acconciamente e lascia che noi possiamo portare a termine il nostro compito. Tra l'altro andiamo di fretta, tra 20 minuti dobbiamo prendere servizio, è il nostro primo giorno come operai addetti a picco e pala nella fabbrica di isocianato di metile appena aperta dal WWF", aggiunse GianGioele.

Per non prolungare troppo il (loro) strazio, i due arcangeli sbrigarono in modo veloce ed assai ruspante la loro incombenza e poi volarono via. Miss Sunset era rimasta totalmente basita da questa annunciazione del tutto priva di ogni romanticismo. Superato il primo momento di assoluto imbarazzo, si inginocchiò a terra per poi esclamare: "eccomi Ente supremo, sia fatto a me secondo la tua volontà, io sono l'ancella innocente del buonismo e del classismo ambientalista mangione, oratoriano, multirazziale, equo-solidale, terzomondista a spese altrui che funestano questa città. Io prendo su di me le colpe dell'alta società e ne faccio la mia virtù. Se devo dare alla luce Onestino, così sia ... ma perchè mi hai mandato a recarmi annuncio questi due spaccapietre?? Se mi mandavi l'arcangelo Gabriele, tutto biondo e con la veste candida, ben volentieri avrei raccolto l'annunciazione non solo di Onestino ma anche di una mezza dozzina di suoi fratelli. Tutto sta nei modi"

L'Ente supremo sputò la gomma da masticare e rispose a Miss Sunset dall'alto dei cieli: "Tu devi sapere che le mie vie son infinite e talvolta impescrutabili pure per me, soprattutto quando ho appena iniziato la damigiana. Comunque ho pensato che tu fossi amante della cucina ruspante e casereccia, consumata in piedi, dove capita capita, un tanto al pezzo, alla campagnola. De resto, come ben sai, la prima volta fa sempre male ... ne terrò conto per la prossima annunciazione"

Quando la notizia che miss Sunset era in amara attesa si diffuse in città vennero proclamate 8 settimane di lutto cittadino. La popolazione era straziata da un dolore irrimediabile ed orbata anche della più meschina speme. In preda ad un sussulto di dignità e ad astratti furori estetici, un gruppo di impavidi patrioti andò da Miss Sunset e le intimò di lasciare la città prima della nascita di Onestino, poichè ad ogni sconcio dev'essere posto un limite. Miss Sunset, seriamente spaventata, fece le valigie e si ritirò in montagna, in ricerca di quiete e serenità in attesa del parto. 

Onestino venne alla luce nella Greppia di una stalla in un pomeriggio di tormenta, aiutato da tre boscaioli in qualità di ostetrici. Appena vista la luce, Onestino iniziò a barrire e ragliare in modo poderoso, a conferma del fatto che il futuro entra in noi prima che accada. Miss Sunset era stravolta, ma si intenerì all'inverosimile quando il criaturo iniziò a petare in maniera tale da far cadere le foglie degli alberi nei boschi circostanti. "Sentilo come tromboneggia, con che saggezza, ha un brillante futuro davanti a se al vertice delle istituzioni della mia città. Forse è veramente valsa la pena di sopportare tutto questo", pensò la puerpera. 

Ora Onestino ha compiuto 4 anni e porta su di se i segni della predestinazione. La mamma lo ha riportato a vivere in città, dove

  • grazie al Q.I. pari a quello di un bruco e
  • in forza delle due lauree (precocemente conseguite) in analfabetismo teorico ed analfabetismo applicato

è assurto ad idolo delle folle e profeta delle masse. Non solo, per diritto divino e consuetudine cittadina, è stato già nominato: ras dell'oratorio, vice podestà, luogotenente parroco e Presidente onorario della Commissione di certificazione dell'illibatezza delle fanciulle di buona famiglia. 

Onestino ha un brillante futuro davanti. Il suo essere totalmente decerebrato gli fa guadagnare un consenso plebiscitario tra le osannanti masse, convinti che lui incarni le magnifiche sorti e progressive. 

Sin dalla sua nascita Miss Sunset ha sempre avuto un solo desiderio, cui ha sacrificato ogni altro progetto e/o aspirazione: il continuo aumento della cupezza, sia dentro di lei che attorno a lei. Alla fine aveva realizzato che il pargoletto Onestino era il coronamento di questo suo grande sogno. Anche per questo era riuscita a rielaborare il lutto dell'annunciazione da parte di Piersamuele e GianGioele. 

Miss Sunset guarda con dolcezza Onestino, la commozione gli fa velare gli occhi. Ad un certo punto, tutto di un botto alle 11 di mattina iniziò il crepuscolo. Miss Sunset aveva realizzato se stessa ed il progetto di una vita intera...

mercoledì 3 luglio 2013

Guglielmo l'ecologizzatore...

... per l'ambiente ha tanto amore
... per l'uomo solo rancore
... l'ecosistema gli sta tanto a cuore
... del cemento non vuol sentire odore
... ti guasta bene l'umore
... averlo nemico è solo un onore
... se lo vedo mi guasta l'umore
... risparmia acqua ma che afrore
... meschine battaglie con grande ardore
... era meglio se faceva l'attore
... personaggio in cerca d'autore
... lo spedirei a calci in Cadore
... si batte contro il global calore
... da esiliare alle isole Comore
... che palle le ecologiche dimore
... se tagli una pianta lui prova dolore
... infallibile a prova di errore
... se sparisce ci fa un favore
... a favore di miasmi e fetore
... per un nido gli monta il furore
... della decrescita sarebbe latore
... contro l'industria quanto livore
... emblema di un epoca minore
... del regresso vuol essere motore
... la sua ideologia che orrore
... che finto senso del pudore
... con la sua capoccia ci tiro un rigore
... i miei marroni fa divenire un rotore
... niente idee ma quanto rumore
... in bocca un brutto sapore
... sfrutta anche lui l'italico sopore
... mi viene un freddo sudore
... tanto vuoto ma urla come un tenore
... la sua ideologia incute plumbeo timore
... per lui l'uomo è ambientale untore
... per molti è un uomo di valore
... magari ci riporta i tempi del vapore
... sdottoreggia con gran vigore
... quando lo sento vado in bollore
... lo disprezzo con grande candore
... dei costumi ambientali grande censore
... col nulla suscita grande clamore
... della carestia è un cultore
... facile ergersi a gran dottore
... arretratezza messa a comune fattore
... utopista ottuso con grande fervore
... il vuoto verniciato di grande fragore
... dei benpensanti è il gestore
... idiozie di grande fulgore
... se scrive male ne incolga al lettore
... straparla senza bere liquore
... dipinto insulso di pessimo pittore
... contro chi lavora e produce solo rancore
... della scuola dei sogni è rettore
... racconta fandonie e non prova rossore
... per le scempiaggini ha un sensore
... del suo vuoto non ha sentore
... l'insipienza è il suo settore
... gioca tutto a nostro sfavore
... bubbole che suscitano stupore
... con il potere spanderebbe il terrore
... un cervello in eterno torpore
... mi scatena un folle tremore
... di quante buffonate io sono uditore
... di quante buffonate lui è vettore
... imbarchiamolo per la Patagonia cercasi armatore
... abbattiamolo se fosse un aviatore
... ci manda un sinistro bagliore
... sputa strafalcioni senza essere bevitore
... sganciamolo da un bimotore
... allo stomaco procura bruciore
... mandiamolo a fare il cavatore
... meglio il buio del suo chiarore
... per non inquinare ci manda al creatore
... del suo fallimento non sarà curatore
... non gli sarò mai debitore
... è un fine dicitore
... mi attizza un atroce disamore
... ignora il concetto di disonore
... frusta come un domatore
... di arretratezza grande donatore
... mai eletto ma purtroppo elettore
... perchè non scappa all'equatore
... inconsapevole folklore
... delle stupidaggini fecondo genitore
... i miei marroni in forte gonfiore
... un destino di grande grigiore
... che pessimo ideatore
... un banale illusore
... un verde incolore
... se vanno al potere non è indolore
... non barbaro ma pericoloso invasore
... un amaro languore
... tuteliamo l'orsetto lavatore
... mi viene sacrosanto malumore
... vana promessa di un domani migliore
... mandiamolo a fare il minatore
... e magare pure il muratore
... in casa sua ci impianto un reattore
... e nel giardino un inceneritore
... non voglio diventare un roditore
... menzogne che non suscitano scalpore
... forse sogna di diventare segatore
... speriamo non diventi senatore
... follie rombanti come un trattore
... contro le fabbriche fa l'aizzatore
... magari è contro l'uso dell'ascensore
... della recessione convinto assertore
... soffiando accende il bollitore
... mi spappola tutto il buonumore
... di cosa sarà cercatore
... del verbo è sempre detentore
... ambientalismo deteriore
... stato etico con lui dittatore
... e magari con velleità di educatore
... mi si attiva l'apparato escretore
... ingenuità esteriore
... io imbraccio l'estintore
... di catastrofi grande evocatore
... del progresso sordo frenatore
... delle boscaglie impavido tutore
... pure un poco iettatore
... di fandonie abile laccatore
... di balle indefesso mescitore
... patetico mestatore
... di erbacce mietitore
... perchè non diventa migratore
... anacronisitico narratore
... roccioso ed hegeliano normatore
... pure un poco occlusore
... borioso parlatore
... pomposo pensatore
... si ritiene indispensabile salvatore
... rompe fino a Singapore
... dannoso sognatore
... se lo esiliano che splendore
... ma ci teniamo un simile squallore
... si crede superiore
... c'è sempre un padrone traditore
... orgoglio dell'ecologismo tricolore
... 
...
... E POI SON STANCO DI SCRIVERE RIME...