sabato 28 luglio 2012

E questo non va bene … e questo non mi piace ...

Pochi giorni fa ho pubblicato un post dal titolo “No Tav? No grazie!”. Un lettore mi ha tacciato di essere un finto anticonformista, invitandomi a leggere di meno “Il Giornale” e “Libero” … insomma sarei il classico servo sciocco dei poteri forti, i poteri antipopolari, antisolidaristici, capitalistici, antiambientalistici e via discorrendo. Ci manca solo l’accusa di essere untore e diffusore della peste! Ferma restando la libertà di pensiero di chi mi critica, farò qualche precisazione. Quindi:
  1. grazie ad internet, di giornali ne leggo una decina ogni giorno, dalla destra alla sinistra
  2. io non mi ritengo ne di destra ne di sinistra, sono io e basta, non voglio essere classificato e non voglio classificare chi interagisce con me - sono stanco di ragionare di recinti ideologici
  3. sono favorevole a divorzio, aborto ed eutanasia
  4. sono favorevole al riconoscimento di maggiori diritti civili alle coppie di fatto (anche omosessuali)
  5. credo nell’energia nucleare e nella ricerca sugli OGM
  6. ritengo che di fronte a certi crimini la forca non sia da escludere a priori
  7. sono favorevole alla ricerca sulle cellule staminali ed aborro le infami prese di posizione “bioetiche” del Vaticano
  8. sono laico in modo durissimo e detesto tutti i clericalismi
  9. sono ferocemente antiislamico
… detto tutto questo, provate ad appiccicarmi un’etichetta politica! Sono io e basta, come ho scritto prima!
Dal punto di vista “politico” (nel senso più esteso del termine) sono un cultore dei valori della Rivoluzione francese e dei valori dell’89, potrei essere giacobino … quindi simpatizzante di un partito che non esiste.

Detesto il politically correct ed il buonismo, ovvero:
  1. l’ipocrisia clericale del Vaticano
  2. l’ipocrisia patriottarda e retorica della destra
  3. l’ipocrisia solidaristico – terzomondista – solidarista del vecchio PCI e dei suoi vari eredi (Niki orecchino in primis)
  4. l’ipocrisia utopistica dei verdi
Sulle prime 3 forme di ipocrisia si è detto e scritto molto, sulla quarta cercherò di argomentare (senza voler convincere nessuno). Quindi:
  • piantiamola con l’infame utopia della decrescita (è diritto di popoli ed individui voler migliorare benessere e situazione economica)
  • mio padre è rimasto orfano a 6 anni ed ha visto la fame – io vengo da una zona d’Italia dove sino agli anni ’50 nel mondo contadino si moriva di miseria – lo sviluppo economico ha alterato di certo l’ambiente ma domando: è meglio morire di fame e stenti prima dei 50 anni come nel passato oppure rischiare una malattia da inquinamento a 75-80 anni??
  • basta con queste battaglie in nome di mamme iperprotettive e bambocci rimbambiti dalle troppe cure parentali delle suddette sclerate mamme – i fatti di Taranto dovrebbero insegnare che se papà perde il posto di lavoro all’ILVA per le mamme ed i bimbominkia che hanno allevato si pone qualche problemino
  • piantiamola con la truffa dell’energia eolica e solare – le torri eoliche deturpano i più bei paesaggi, circa il solare tutti noi paghiamo certi oneri in bolletta per ingrassare installatori di pannelli e autoproduttori fotovoltaici (altro che equo e solidale, pagare tutti per far godere pochi) – solare e fotovoltaico stanno in piedi grazie ai soldi di tutti noi, non dimentichiamolo mai!!
  • diamo un taglio alle battaglie anacronistiche contro la circolazione dei veicoli a motore … e smettiamola di tromboneggiare con la fottuta area C di Milano (non serve a ridurre l’inquinamento ma a fare cassa, altrimenti non ci sarebbe stato l’ingresso a pagamento ma il divieto di accesso nudo e crudo)
  • se il treno piace tanto, perché i verdi sono contro l’alta velocità ferroviaria?? (non solo in val Susa, ma anche contro la realizzazione di altre tratte, vedasi Milano/Venezia)
  • l’auto inquina, il treno AV non va bene, gli aerei bruciano kerosene … mi volete dire che tipo di mobilità avete in mente??
  • mi viene il dubbio che certe battaglie ecologiste siano combattute da persone che non hanno nulla da fare da mane a sera (magari perché il tanto vituperato progresso tecnologico ha eliminato certi problemi e bisogni primari)

Potrei andare avanti per altre paginate, ma la chiudo così:
  • i verdi sono antimoderni e retrivi come solo sono i seguaci di certe confessioni religiose
  • l’ambientalismo è divenuto un’ideologia, una sorte di religione materiale professata con ottusità ed atteggiamento integralista
  • i verdi cercano di piegare la realtà alla visione ideologica che loro hanno della realtà stessa
  • i verdi sono convinti che la realtà debba incarnare l’ideale, per questo sono frustrati e strillano vedendo dovunque attentati all’ecosistema – a loro non va mai bene nulla
  • i verdi amano più l’ambiente dell’uomo (di cui auspicano l’estinzione per ridurre l’impatto ambientale)

giovedì 26 luglio 2012

La mazzata di Taranto

La mobilitazione degli operai dell’ILVA contro il sequestro di diversi impianti siderurgici segna per certi versi una svolta epocale.

Stante il rispetto per l’operato della magistratura, che, giova ricordarlo, è vincolata all’obbligo di esercizio dell’azione penale, credo ci siano da approfondire alcuni aspetti “socio - politici”.

L’azione giudiziaria nasce dopo anni di denunce di ecologisti militanti, che finalmente hanno ottenuto la loro vittoria. Cari ecologisti: avete passato anni a rosicare ed a sbraitare contro l’ILVA, ora avete avuto la vostra vittoria. Una vittoria di Pirro, anzi, una vittoria da pirla.

Care anime belle ecologiste, non avete nemmeno avuto tempo di esultare che è partita la mobilitazione dei metallurgici (l’ILVA dà il pane a 11mile persone direttamente più circa 9mila nell’indotto). La vittoria vi è stata sfilata sotto il naso, in modo fulmineo. È l’ennesima prova del vostro essere accecati dal furore ideologico e completamente scollegati dalla società. Se così non fosse, avrete evitato di mettere in moto un meccanismo che rischia di mandare 20mila famiglie sul lastrico, in una regione come la Puglia che certo ha parecchi problemi economici ed occupazionali. Avete di nuovo dato prova di amare l’ambiente e detestare l’uomo.

Io sto dalla parte degli operai e dell’azienda. Gli ambientalisti militanti hanno troppo tirato la corda, come fecero i sindacati nel 1980 alla FIAT di Torino. Allora fu la marcia del 40mila a curvare la storia, oggi ne sono bastati 11mila.

Su piccoli sognatori, metteteci la faccia anche ora, andate a fare un bel volantinaggio davanti ai cancelli dell’ILVA e chiedetene a gran voce la chiusura e poi lo smantellamento. Si tratta di fare qualche ragionamento con gli operai … in fondo sono solo dei poveri metallurgici ignoranti e con una famiglia da mandare avanti … per gente colta e preparata come voi non sarà un problema imporre il vostro punto di vista. Attenzione però: facendo certi discorsi a parole si rischia di avere una risposta con bulloni e chiavi inglesi del 36 … in fondo sono metallurgici.

Io ho una sola speranza: siccome il futuro entra in noi prima che accada, i fatti di Taranto possono essere la prima badilata di terra per scavare la fossa ad un certo mondo ecologista militante ed avulso dalla realtà circostante.

La mazzata di Taranto potrebbe essere la prima di una lunga serie.

I MOVIMENTI ECOLOGISTI ITALIANI HANNO UNA MIRIADE DI PECCATI DA ESPIARE… LA RISCOSSA E’ COMINCIATA, SIAMO SOLO ALL’INIZIO.

Bristol stool chart

Che grandi questi inglesi, si sono inventati pure il CACCOMETRO ... visto quello che si mangiano, probabilmente fanno bene!!

(click sull'immagine per ingrandire)


No TAV? No Grazie!

Premessa metodologica: siccome sono la MOTOSEGA CULTURALE, detesto il politically correct, l’ipocrisia radical chic e, soprattutto, i verdi utopisti, quelli convinti che l’uomo sia in fondo l’unica, vera e più pericolosa causa di danni agli ecosistemi.
La loro utopia è tutt’altro che poetica, la loro influenza culturale e politica, ben superiore al peso elettorale che hanno, è nefasta!!
Insomma: i verdi mi hanno sfondato la minchia!!
Con la loro immagine pulita, ecocompatibile, solidale ed altruista i verdi traggono in inganno: sono un potente motore di resistenza al progresso tecnologico e scientifico. Gli OGM non vanno bene, la crescita economica non va bene, l’energia elettrica ce la dobbiamo produrre a pedali, il nucleare è orrendo, il petrolio è osceno, il metano è orribile, ricavare legname dai boschi è inammissibile, l’uso dei fertilizzanti è catastrofico, e via sparando minchiate.
Io ho la fortuna di vivere a Morbegno, gradevole ed accogliente cittadina della bassa Valtellina (provincia di Sondrio). Mi piace tantissimo viverci, a fianco di mia moglie, di cui sono ogni giorno più preso ed innamorato. C’è solo un neo: il dibattito pubblico è ammorbato dai verdi e dalle loro fandonie ambientaliste, largamente foraggiate dalle casse pubbliche. Detto fuori dai denti: mi sono bellamente rotto le palle di “Mi illumino di meno”, consigli della nonna su come coibentare la casa, crociate contro le bottiglie dell’acqua, propaganda sulle produzioni bio e gruppi di acquisto solidale. A proposto di GAS: come noto, dopo il terremoto, i produttori emiliani di Grana e Parmigiano hanno lanciato l’appello ad acquistare il formaggio “caduto”. Il locale GAS ha ripreso uno di questi appelli e lo ha inoltrato i propri “militanti”. Non ci credevo nemmeno io: qualcuno ha avuto il coraggio di dire “ma questo produttore danneggiato dal terremoto non è bio”.
Si conferma quanto penso da sempre: i verdi amano l’ambiente ma detestano l’uomo. Cito a riprova tutta la infame fandonia della decrescita, termine da leggere come sottosviluppo e miseria! Vadano a raccontarlo ai cinesi delle campagne, proverebbero il brivido ed il piacere di essere sodomizzati con una bella canna di bambù acuminata da 2-300 milioni di persone!! Ma, vista la nostra attuale situazione socioeconomica, anche da noi una bella impalata (un bel tubo da stufa foderato di filo spinato e carta vetrata) se la meriterebbero senza troppi complimenti.

***

La filippica prosegue ora passando dal generale al particolare. Una delle più diffuse cantilene dei verdi è la CURA DEL FERRO, quindi meno auto e più treno. Per una volta sono d’accordo con loro: viaggiare in treno inquina meno, stressa di meno, costa meno.
Per una volta nella loro vita, i verdi utopisti hanno avuto una buona idea! Troppo buona per seguirla, quindi mi si sono trasformati in NO TAV!!
È un caso lampante di schizofrenia ferroviaria, di sdoppiamento della personalità (manco fosse un binario). Il treno è bello, buono, ecologico, sostenibile, solidale solo se lento, solo se scomodo, solo se fa 100 km in 2 ore e 8 fermate ogni 10 km!! Quando il treno è ad alta velocità, confortevole ed alternativo all’aereo allora no! Allora bisogna mettere a ferro e fuoco la Val Susa, alleandosi coi pacifisti della spranga e dell’incendio!

Ennesima conferma: i verdi sono pauperisti e nemici della modernità.

Altro che cura del ferro, qui ci vuole la cura del fuoco.

lunedì 23 luglio 2012

Andalo (SO). Fiera internazionale della flatulenza e dei cibi flatogeni

L’Assessorato alla cul-tura del comune di Andalo organizza dal 10 al 14 agosto la prima “Fiera internazionale della flatulenza e dei cibi flatogeni”. La manifestazione ha avuto l’alto patrocinio della World Skorr Association (WSA).

Io sono sempre alla ricerca di nuove occasionid di aggregazione e vita sociale nel mio paese, soprattutto in estate. Devo dire che il solito modello della sagra di paese con polenta, salsicce e ballo liscio è ormai logoro. Occorreva un colpo di creatività. Una sera, dopo una grande abbuffata di borlotti in salsa di polvere da sparo ho avuto la grande intuizione. Desidero che Andalo diventi un punto di riferimento mondiale per il meteorismo, una sorta di mecca del budello tonante e dell’aria mefitica”, dichiara l’Assessore alla cul-tura Eolo Raffichini Laputea.

Saranno presenti in qualità di espositori i più grandi produttori mondiali di fagioli, cicerchie, lievito di birra, castagne, cipolle, siero di latte e mosto d’uva. Per 5 giorni tutta la popolazione della bassa Valtellina, pagando un biglietto del modico costo popolare di un Euro, potrà abbuffarsi a volontà di cibi flatogeni, con la piena libertà di emettere gas, la c.d. Licenza di tanfare. Coloro che lo desiderano si potranno iscrivere alle SkoreggiOlimpiadi, nelle due specialità di Potenza aerea motrice e Potenza odorigena. Credo che Andalo assurgerà così ad imperitura gloria mondiale”, prosegue Raffichini Laputea.

La gara di Potenza aerea motrice è strutturata per manches successive, superandone una si passa a quella successiva:
  1. tromba domestica (in grado di aprire un giornale)
  2. tromba delle valli alpine (in grado di spiumare un gallo cedrone)
  3. tromba delle pianure (in grado di sradicare un acro di frumento)
  4. tromba del Golfo del Messico (in grado di sradicare una quercia)
  5. tromba sismica sussultoria (in grado di far tremare un edificio di 4 piani) - questa manche decreterà il vincitore assoluto, quello in grado di far tremare il maggior numero di volte lo stesso edificio nel tempo assegnato di 5 minuti
Anche la gara di Potenza odorigena è strutturata per prove ad eliminazione successiva:
  1. cannonata persistente (in grado di stagnare al chiuso per almeno 6 ore)
  2. cannonata lurida (in grado di far vomitare un bambino)
  3. cannonata infame (in grado di far cadere a terra volatili ed insetti)
  4. cannonata pestilenziale (in grado di stendere la fauna selvatica nel raggio di un kilometro)
  5. cannonata piaga d’Egitto (in grado di sterminare una mandria di buoi) - vincitore assoluto sarà chi abbatte più buoi nel tempo assegnato di 3 minuti.
Invito la popolazione ad intervenire in grande massa, in quei giorni faremo la storia; chiunque lo intuirebbe, anche a naso. C’è un non so che di esilarante nell’aria”, conclude Raffichini Laputea.

domenica 22 luglio 2012

I Cattivi bambini

Questa non è farina del mio sacco, ma io sono convinto che è intelligente anche prendere il meglio della farina dai sacchi altrui, ovviamente citando la fonte. Per questo riporto questa poesia scritta da Porto Dimare. Non so chi sia, ma lo trovo bravo.
Buona lettura.

***

I Cattivi bambini
I cattivi bambini hanno i musi lordati di rabbia
e tasche vuote di pugni
si nascondono tra gli incubi del futuro
spericolando nella notte
come vampiri a  caccia di vita.
Stanno sempre al di la dei rifiuti
con le gambe piegate dalle corse
ed hanno il sospiro della morte
a fargli da ombra.
Rimangono nascosti
dietro gli spigoli della menzogna
e pagano il dazio più esoso del mondo
ma niente alza lo sguardo sui loro occhi.
Rimangono in silenzio
aspettando che il caos li accolga di nuovo
riconoscendosi dall'odore
come bestie ferite.

20 anni di Lega e siamo diventati più poveri

Gandino - Valle Seriana - Bergamo
31 agosto 2010
E’ della Lega Nord, dopo vent’anni di presenza, la responsabilità del fatto che oggi i territori pedemontani siano entrati fortemente in crisi. La modalità con cui il partito di Bossi ha agito in questi anni ha causato la perdita di “ricchezza” dei territori del nord.
L’auspicio è che chi legge questo documento possa comprendere quanto sia stata deleteria la rappresentanza nelle istituzioni e nella società del partito leghista.
Filippo Servalli
Assessore alla Cultura
Gandino (BG)

20 anni di Lega e siamo diventati più poveri
Come era ricca quella valle. Si intitolava così un articolo comparso su l'Eco di Bergamo di un po' di tempo fa. La valle in questione è una delle tante valli della fascia pedemontana del Nord Italia: la Valle Seriana.
Cosa è successo a questi territori se, Famiglia Cristiana alla fine degli anni ottanta indicava in Leffe, nella Val Gandino, la Velle Seriana, il paese, la valle più ricca d'Europa.
Le persone sono le stesse, il territorio è lo stesso!
Di diverso in Valle Seriana negli ultimi 20 anni c'è stata l'ascesa politica della Lega.  I politici eletti, i rappresentanti provinciali e regionali nei posti di comando sono stati quasi tutti della Lega.
Da qui l'evidenza sulla responsabilità senza attenuanti che il partito di maggioranza deve assumersi. Se stiamo diventando più poveri, la principale causa è la presenza nei luoghi del potere della Lega!
Questa presenza che va considerata una malattia, è causata da un virus che il pensiero leghista ha fatto annidare nelle cellule celebrali di molti, che ha fiaccando in maniera quasi inesorabile le persone e i territori della nostra valle. Il virus è l'egocentrismo.
L'Egocentrismo ci ha fatto perdere progressivamente: Ricchezza di valori, Ricchezza di relazioni, Ricchezza Materiale e Ricchezza del territorio.
E' proprio a partire dalla perdita di questi valori che vorrei fare alcune considerazioni a motivare la mia affermazione.
Il primo disvalore che il pensiero della Lega ha fatto insinuare nelle coscienze delle persone è quello di far ritenere a tutti che: l'egoismo è una virtù. Da sempre ci è stato insegnato che la vita va affrontata considerando l'uomo in relazione con gli altri uomini: Coppia, Famiglia, Gruppo, Comunità, sono gli ambiti concreti dove questo insegnamento si manifesta da sempre. Oggi invece tutto è misurato esclusivamente con il soddisfacimento individuale, all'avere solo per noi stessi, per la mia cerchia, diffidando degli altri. Il pensiero leghista ha convinto tanti che la frase bergamasca "so me ol padru" (sono io il padrone) sia una formula magica per vivere insieme con le altre persone..
Il secondo disvalore è quello che ha dato in pasto al virus dell'egocentrismo la negazione della diversità: l'accoglienza per l'ospite, l'attenzione a chi è in difficoltà, la vicinanza con chi da solo si trova ad affrontare la vita, indipendentemente da dove viene. Questi sono i valori che la nostra cultura, le nostre radici cristiane hanno sempre promosso. Questo pensiero ha minato il principio universalmente riconosciuto che tutti gli uomini sono uguali e continua a far credere che ciascuno di noi è più uguale di un'altro.
Un altro disvalore è quello che sta ingenerando in ciascuno di noi un alone di mediocrità un progressivo impoverimento della conoscenza causato dalle continue barriere mentali, di chiusura nel proprio recinto, che la politica leghista ha continuato ad accentuare.  Ha fatto dimenticare ai più che la cultura dell’incontro è alla base della conoscenza e della crescita di ciascuno e del mondo in cui viviamo.
Infine  la dissacrazione dei valori e del sacro, da sempre alla base della nostra storia. Prima il culto al dio po' e poi la difesa del crocefisso, hanno generato uno scontro tra valori antitetici accelerando il relativismo etico: “va bene tutto” basta che sia ricondotto ad un mio interesse.
La lega è stata per troppo tempo espressione politica e la prima promotrice della filosofia del tornaconto. Purtroppo la gente tra il proprio tornaconto e il proprio dovere, normalmente sceglie il primo.
E’ ora di riaffermare quanto si diceva un po' di tempo fa, era il 1994 a proposito della lega e dei leghisti: "i nuovi prìncipi, non hanno princìpi".

20 anni di Lega e siamo diventati più isolati
Venti anni di presenza invadente ed ingombrante della Lega nel nord e nelle sue valli, ha alimentato quella forma mentale nella quale è sempre l’altro il problema: Ha fatto dimenticare che è la ricerca dell’incontro e della relazione con l’altro che ci fa diventare più forti, che accresce la nostra ricchezza.
Con questo atteggiamento la Lega e i suoi militanti, hanno aumentato una debolezza che porta alla perdita della ricchezza:
Ha tolto nervo, carattere, forza di reazione alle persone ed alle comunità del nostro territorio.
Le persone per crescere, per arricchirsi, hanno bisogno di incontrare l’altro, perché nella ricerca del meglio, dell’importante, del vero si diventa più forti se si incontra chi da il meglio, chi vuole vincere, chi ha le motivazioni.  Selezionare chi fa comodo incontrare, porta a scelte facili e non aiuta a crescere. Secondo alcuni studi sociologici, tra i ragazzi italiani e i giovani migranti di seconda generazione, chi fatica di più a trovare la propria strada, sono i ragazzi italiani che pur disponendo di comodità, di soldi  e di protezione, non sviluppano le capacità necessarie per essere attori del proprio futuro. Ecco allora che i continui richiami fatti dalla Lega a barriere, separazioni, blocchi, rotture nei confronti delle persone, delle culture, dei saperi, delle intelligenze diverse, non fa altro che far impoverire i nostri ragazzi, i nostri giovani, le nostre imprese.
Anche se le rivalità, i campanilismi ci sono sempre stati, in passato le diverse comunità si ritrovavano sempre quando dovevano fare cose importanti, rispondere ai grandi problemi. In questi ultimi vent’anni invece, le nostre comunità, hanno faticato a ritrovarsi sui temi importanti. La presenza ininterrotta in molte istituzioni della Lega, ha di fatto rotto, incrinato le relazioni tra le comunità. O si è con la Lega, si è allineati con gli uomini del carroccio o non se ne fa niente.
Instaurare relazioni tra comunità, paesi, amministrazioni anche di diverso orientamento politico, che guardano insieme a dove andare e non da quale appartenenza provengono, è la base affinché pur nella diversità, ci si ritrovi per raggiungere obiettivi comuni.
Rileggendo la storia degli ultimi anni, la Lega di fatto si propone come partito unico e in un partito unico, le relazioni non trovano spazio. I partiti invece come recita la Costituzione nell’articolo 49: “devono concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”. Ricordiamoci di quale è l’impostazione della Lega: Ricordiamoci delle cosi dette elezioni padane del 26 ottobre 1996. Tutti erano partiti della Lega: Salvini( Comunisti Padani), Maroni( Lavoro Padano), Leoni (Cattolici Padani), Cota(Forza Padania), Boso (Unione Padana), Gherardini (Destra Padana).  Come è possibile una relazione tra partiti se tutto l’arco costituzionale è di un partito unico. A causa della Lega c’è stata una omologazione che ha portato a ridurre le opinioni politiche a mere appartenenze senza valori di riferimento, senza dialettica.
Il nostro territorio che in questi ultimi anni ha mandato a Strasburgo, a Roma, a Milano, a Bergamo molti governanti, molti politici la cui unica capacità richiesta è stata la fedeltà a Bossi, si accorge ora troppo tardi della grave perdita di relazioni che le persone, le comunità, i partiti hanno subito a causa del pensiero della Lega.
Perdita di relazioni che faranno diminuire la ricchezza delle persone e delle comunità dei nostri territori, per molto, molto tempo.

20 anni di Lega e la valle è diventata miope
Come era ricca quella valle. Ma di quale ricchezza stiamo parlando? Sarebbe facile collegarla alla quantità di “denaro” di “cose” che si possiedono, ma come diceva bene Cornelia nel mostrare i suoi gioielli, la ricchezza vera è qualcosa d’altro, per lei i figli, per tutti noi oltre ai figli, tutto ciò che fanno il futuro. Partendo da questo diverso approccio nel vedere la ricchezza si capisce come mai sia la Lega e il suo pensiero, la maggiore responsabile della perdita di ricchezza, della vera ricchezza. Il pensiero leghista che fa de: “I me solc” , “La me roba” il perno delle sue rivendicazioni e della sua politica nei confronti del resto del mondo, ha rafforzato in molti l’atteggiamento del tornaconto, del tornaconto a breve, dell’avere subito. Come è possibile pensare ai figli, al futuro, al domani se tutto è misurato sull’oggi. Il pensiero leghista spinge l’egoismo individuale, l’egocentrismo nella strettoia del tenere tutto per noi stessi.
Ecco che questa forma mentale sta spingendo molti, tanti anche nel modo del lavoro ad una imprenditorialità senza investimenti. Ogni manuale di management spiega che senza investimenti in denaro e in conoscenza che per loro natura hanno un ritorno nel medio, lungo termine la ricchezza non si costruisce. Ecco che allora tenere per me oggi, significa impoverire chi verrà domani dopo di me. Impariamo a misurare la ricchezza sul lungo periodo, impariamo a misurare la ricchezza sugli investimenti che danno prospettiva per il futuro. 
Oltre alle perdite di ricchezza economica, un’altra perdita di ricchezza che il pesante messaggio politico leghista ha causato in questi vent’anni è la perdita di conoscenza. Se tutti i messaggi politici di questo pensiero dominante evocano la ricchezza da poter spendere come voglio, la dimensione della formazione, del prepararsi oggi per raccogliere i frutti nel futuro viene meno. I nostri territori tutti lo sanno, hanno sempre avuto un tasso di scolarità bassa. Se il messaggio dominante è quello della ricchezza immediata, la necessità di avere le nuove generazioni preparate e pronte domani a raccogliere le sfide complesse che un mondo globalizzato chiederà sempre più in futuro è messo in discussione.
 Guardare lontano senza perdere di vista i dettagli” dovrebbe essere lo stile con cui ciascuno di noi deve operare per accrescere la ricchezza che dura. Questo modo si porsi ha reso il partito di Bossi “Il partito della paura” (cfr. Massimo Cacciari) e di certo la paura non genera un futuro ricco di valori, umanità e qualità della vita.
20 anni di Lega e la valle è impoverita nei beni materiali e immateriali
Nell’ultima parte di questa mia analisi, volevo evidenziare come anche la perdita della ricchezza legata alla identità e al territorio della nostra valle, dei nostri luoghi, è venuta meno a causa del pensiero legista.
Dopo il rapido sviluppo di tutta la valle, negli anni ’60-’80, con molti errori urbanistici e con un cattivo uso della terra, ancora di più è stato depauperato negli anni ’90 e in questa prima decade del 2000. Ed è da imputare a questo ultimo periodo se  la cannibalizzazione della terra per far costruire alle immobiliari e ai supermercati è cresciuta esponenzialmente. Negli anni democristiani ‘60-‘80, sono state fatte le case di chi le costruiva per abitarci: le case si costruiscono se ci sono più persone, se nascono più figli, se c’è una forte immigrazione (da noi queste condizioni non si realizzano da oltre vent’anni, dall’inizio degli anni ’90). Negli ultimi periodi chi ha dettato la base culturale al depauperare il territorio è stato il continuo contraddittorio pensiero leghista. Non è possibile far pensare tutti: “coma öle mé” e poi lamentarsi se si mercifica il territorio!   
Il territorio fisico così impoverito, ha fatto si che anche quelli che sono i valori “intangibili” di un territorio vengano depauperati:  le relazioni tra le persone e i luoghi preziosi che sono tali grazie alla storia passata, alle esperienze vissute nel tempo. Queste sono le condizioni che aiutano le persone a crescere. Non sono i nudi mattoni che fanno i territori.
Ecco la responsabilità della Lega su questo depauperamento. Chi semina separazione e divisione non può pensare di costruire le relazioni che sono l’humus per un  territorio vivo e vitale.
Qui ancora una contraddizione che il pensiero leghista ha generato. E’ di qualche tempo fa la discussione sulle scritte in dialetto, comparse sui manifesti pubblicitari a firma di Oliviero Toscani, per una marca di jeans. Da una parte Daniele Belotti, ex segretario provinciale della Lega e ora consigliere Regionale che “benediceva” tale iniziativa in quanto fatta in dialetto. Dall’altra il poeta dialettale bergamasco Umberto Zanetti che diceva “gravissimo” l’offesa fatta al dialetto bergamasco, tuonando contro questo stravolgimento del nostro dialetto. A chi credere?! A chi ha fatto del dialetto un approfondimento culturale, che è poi un essere vivi e vitali sul proprio territorio o a chi sappiamo e conosciamo solo perché  esponente della Lega che al grido “Roma ladrona” vuole rappresentare a Roma il territorio? Non ci sono dubbi: io sto con Umberto Zanetti ! Far vivere il territorio e renderlo a misura d’uomo lo può e lo deve fare chi il territorio lo vive ogni giorno, liberamente senza il vincolo di essere per forza di una parte, lo vive da sempre con dedizione e andando in profondità delle cose.
Concludo affermando che il pensiero leghista ci ha impoveriti come territorio e come persone in questi vent’anni:
  • Più poveri perché la Lega con la sua azione ha accentuato la contraddizione sui valori, ha reso “l’egoismo una virtù”.
  • Più poveri perché la Lega con il suo pensiero unico ha fatto perdere l’opportunità de “l’incontro e la relazione tra persone diverse”.
  • Più poveri perché con la difesa della “roba” e dei “soldi”, ha fatto perdere di vista la ricchezza vera, ci ha fatto perdere “il senso e la costruzione del futuro”.
  • Più poveri perché venti anni di Lega hanno portato al tradimento del territorio, fisico, la terra  e di quello intangibile, le radici che sono la vera ricchezza.    
E’ ora di dire basta ad un partito che ha fatto perdere di vista quali sono le cose vere e importanti per ciascuno, per le comunità e per i territori.

venerdì 20 luglio 2012

Fuori…

…dall’accettazione acritica delle idee altrui che ci chiudono in mille recinti
…dalla libertà che qualcun altro ha creato per noi
...dall’autismo dell’anima che ci trasforma in lettere non spedite
…dai ghetti dove ci hanno messo e dai ghetti che ci siamo fatti da soli
...da un mutismo tanto comodo perché ci esenta dalla fatica di avere delle idee
...dal silenzio, per esercitare il dovere del pensiero e della parola
…dal sarcofago delle convenzioni che castra la nostra capacità creativa
…dalle mura della cittadella che offre protezione in cambio di omologazione
…dalle torri di guardia per smettere di guardare l’orizzonte e cominciare ad andargli incontro
…dalle sicurezze di piccolo cabotaggio che fanno invecchiare senza crescere
…dal contratto che ci garantisce tranquillità in cambio di mediocrità
…dall’attesa dell’ennesimo salvatore che promette l’ennesima redenzione in cambio dell’ennesimo atto di cieca fede
…dalla convinzione di non essere grandi abbastanza
…dal divieto di disturbare il conducente per cominciare a guidare noi la nostra vita
…dall’autocensura emotiva prima che rada al suolo la nostra originalità
…dalla convinzione di non essere all’altezza
…dal bisogno di eroi per combattere ogni giorno le nostra battaglie in prima persona
…dal vizio di delegare ad altri per iniziare ad essere padroni dei nostri bisogni e dei nostri desideri
…dalla convinzione di non essere pronti a prendere il volo
…da certe stanze asfittiche dove abbiamo chiuso la nostra mente
…dai confessionali dove ci puliamo l’anima sino al prossimo peccato inventato da altri per noi
…dall’ignoranza massificante per rivendicare il diritto di sbagliare forte ma di testa nostra
…dai sensi di colpa che ci hanno iniettato a lungo per prendere la meravigliosa abitudine di non subappaltare più il nostro senso morale
…dal grande bluff dell’apparire perché è meglio essere realmente storpi che sembrare fintamente belli
…dal portone dell’ospedale per non sentirci più malati come ci hanno detto per troppo tempo
…dalla penombra delle sacrestie per farci inondare dalla luce delle piazze
…dal troppo galateo per iniziare ad urlare che non ci stiamo
…dai treni per non farsi più portare dalle rotaie del pensiero posate da chissà chi
…da quel tino altissimo perché oltre l’orlo ti si apre il mondo e non ne sarai mai sazio
…dalle catene del pensiero per ritrovare il gusto più sincero e genuino di dare scandalo
…dai manicomi per dimostrare che la follia è altrove ma non in te
…dal salotto di casa per sentire il rombo delle motoseghe che abbattono la foresta del conformismo
…dai chiodi emotivi che bloccano la nostra bocca per prendere la parola senza paura
…dai giardinetti pubblici per provare il delirante piacere della città e delle viuzze sconosciute
…dai gerontocomi per smettere di sentirsi vecchi ed inutili
…dal tremolio delle mani per iniziare a battere sulla tastiera, un’arma meravigliosamente pericolosa
…dalla sordità per sentire le campane che hanno scelto di rompere il loro silenzio
…dai paraocchi per accorgersi che i colori sono infiniti
…dai camerini del teatro perché la nostra vita è un grandioso palcoscenico e starci sopra ci dà un potere enorme
…dalla convinzione che la storia passa sopra di noi PERCHE’ LA STORIA LA FACCIAMO NOI … basta prenderne coscienza

Piantedo (SO). Primo festival internazionale della purga e della lassazione

Si terrà a Piantedo dal 2 al 5 agosto il primo Festival internazionale della purga e della lassazione. Parteciperanno alla manifestazione in qualità di espositori tutte le principali multinazionali produttrici di lassativi:
  • CODEI - Compagnia Dubinese Esplosivi Intestinali
  • IPSB - Industria Piantedina Sbroglia Budella
  • SAPRAR - Società Anonima Purghe Radicali Roncaglia
  • Kagarel
  • SholtaLamp
  • HyperSkitt
  • HenteroBoom
  • SkargaFlash
  • SpurgaFast

La manifestazione è nata con la finalità di dare visibilità a quella che è il vero e proprio orgoglio industriale della bassa Valtellina: la produzione di lassativi ad alta potenza. La proposta è stata ben accolta da CODEI, IPSB e SAPRAR, che hanno aderito entusiasticamente. Le altre grandi multinazionali della lassazione hanno aderito perché hanno intuito il potenziale del festival in termini di visibilità e promozione commerciale”, dichiara il Presidente del Comitato organizzatore Carpoforo Spruzzoni Impiastra.

Sarà una quattro giorni all’insegna dell’alta tecnologia; verranno presentati in anteprima mondiale lassativi di ultima generazione, che devono ancora entrare in commercio. Invito la cittadinanza a partecipare, l’ingresso è gratuito e gratuita è pure la degustazione di purghe e lassativi. Contiamo di distribuirne almeno 20 tonnellate. Sono in programma anche:
  • due convegni sugli effetti della purgazione su elefanti, rinoceronti ed altri grandi erbivori
  • la competizione denominata “Olimpiade della sciolta”, che assegnerà il titolo di “Purga fulminante” al prodotto che riuscirà a lassare una persona nel minor tempo possibile (ad oggi il record è di 6,3 secondi netti). Invitiamo la popolazione ad iscriversi in massa, ad ogni partecipante sarà donato un cesto omaggio con 5 kg di purganti vari”,
prosegue Spruzzoni Impiastra.

Accorrete numerosi al Festival internazionale della purga e della lassazione di Piantedo! A tutti coloro che faranno ingresso sarà donato un gallone di Amaro Purgarello, un rosolio analcolico a base di olio di ricino, polvere da sparo, glicerina e sale inglese, creato appositamente per la manifestazione e di cui i bambini vanno ghiotti (quando lo provano non cercheranno più ne gelati ne merendine). Accorrete numerosi, all’uscita vi sentirete molto più leggeri e liberi da qualunque imbarazzo”, conclude Spruzzoni Impiastra.

giovedì 19 luglio 2012

Morbegno (SO). La Madonna appare ai leader della resistenza minoritaria municipale

Pasquino Pinzocheri Press Agency ha appreso da fonti affidabili (incontrate in via riservatissima presso il parcheggio antistante il bocciodromo) che la B.V. Maria sarebbe apparsa ai leader della resistenza minoritaria municipale, ai quali avrebbe consegnato un paracarro di ghiandone della Valmasino con incise alcune rivelazioni. Questo il contenuto del messaggio della Madre di Dio:
  1. l’operato politico degli oratoriani che spadroneggiano in città mi ha sommamente disgustato. Di cristiano costoro hanno solo l’uso del nome di mio figlio (uso improprio ed indecente)
  2. prima di quanto si pensi, scatenerò la mia ira sugli oratoriani, schiodando mio figlio dalla croce, di modo che li possa tutti fulminare e ridurre in cenere. Gli ecologisti di ventura saranno invece rinchiusi nei depositi nucleari di Krasnojarsk sino al giorno del giudizio, quando saranno trasformati in torce umane inestinguibili per contribuire alla campagna “Mi illumino di meno
  3. io personalmente assumerò il governo della città, reincarnandomi in Gloria Camelia Flora Strozzi Forconi, che al titolo di “Mamba del patibolo” affiancherà quello di “Aulentissima ed immacolata vergine e madre del castigo universale”. Di lei mi sono compiaciuta, ascoltatela perché è la profetessa che ho mandato prima che finiscano i tempi
  4. la resistenza minoritaria municipale mi ha profondamente deluso. Contavo su di voi per porre fine alla tirannide oratoriana ed invece vi siete dati alla più sudicia trigonometria con TG e COTG. Ho in serbo per voi una punizione esemplare: sarete condannati a vagare senza meta in eterno tra Bema ed Albaredo, con scritto a fuoco sulla fronte “Il dare è più felice del prendere

Per parte sua, Pasquino Pinzocheri Press Agency, avendo a cuore sempre il destino del paese:
  • auspica che la volontà della SS Madre si avveri al più presto e senza sconti
  • esprime la propria vicinanza al Mamba del patibolo, che merita anche l’attribuzione del titolo di “Porta dello spavento supremo

mercoledì 18 luglio 2012

Pornografia

È pornografia essere contro contraccezione e pianificazione familiare, con milioni di bambini uccisi da carestie ed epidemie nel sud del mondo. Shame on Vaticano.

È pornografia la famigliola felice del mulino bianco (si strozzassero con quelle merendine). Shame on tarallucci.

È pornografia il mix di imbecillità ed ipocrisia militante dei movimenti ecologisti, convinti come sono che l’uomo sia l’unico responsabile dei danni all’ambiente. Shame on Greenpeace and WWF.

È pornografia il controllo mentale distruttivo sulle persone realizzato da certe sette. Shame on Scientology.

È pornografia fare crociate contro l’aborto ed avere poi i brefotrofi e case famiglia piene di bambini. Shame on bigotti.

È pornografia essere contro la regolamentazione della prostituzione, così che resta monopolio di papponi ed aguzzini. Shame on moralismo.

È pornografia il metodo educativo di molte mamme che devastano di cure parentali i bambini sino a farli diventare bimbominkia. Shame on minkiomamme.

È pornografia il disprezzo che l’italiano medio ha per la cultura, l’arte e la storia. Dicono che non ci si mangia … meglio certe brave mamme che hanno fatto da consulenti alle figlio su come guadagnarsi la pagnotta copulando ad Arcore. Shame on italioti.

È pornografia affermare che le ideologie sono finite, solo per nascondere il fatto che non ci sono più nemmeno le idee. Shame on intellettual pezzenti and braccianti culturali.

È pornografia essere contro la ricerca sulle cellule staminali … sapete, è meglio una bella malattia neurodegenerativa, che ti strazia per anni, ovviamente da accettare cristianamente come una croce. Shame on Binetti.

È pornografia cercare di mettere in discussione il valore della Resistenza. Shame on piccola borghesia.

È pornografia la diffusione della paura (del negro, del pedofilo, del rom, delle battone) come sistema di governo e di creazione del consenso. Shame on politica da porcile.

È pornografia il conformismo anticonformista dei radical chic, solidali, sostenibili, eco compatibili, sempre a spese altrui. Shame on radical chic.

È pornografia la fottuta retorica di certi vermi che non capiscono la storia e da oltre 60 anni vanno cianciando che la patria è morta l’8 settembre. Shame on repubblichini.

È pornografia la guerra fatta alla magistratura, che viene sostenuta quando arresta i mostri da prima pagina (ladri di polli, scannacristiani ed ingroppa pargoletti) ma che diventa seduta stante “comunista e sovversiva” quando manda al gabbio gli inquilini di certi palazzi di Roma e Milano. Shame on cultura dell’impunità.

È pornografia la cultura dell’uomo consumatore, legittimato ad esistere solo se acquirente di prodotti. Shame on consumismo.

È pornografia il voler diluire, dissolvere, mescolare le identità di popoli e singole persone, per creare un solo tipo di cultura, un solo tipo di uomo, un solo tipo di pensiero, un solo tipo di (finta) libertà. Shame on omologazione culturale anglosassone.

È pornografia l’idolatria del mercato e dello spread. I popoli sono fatti di uomini e storia, non di conti ed indici di borsa. Shame on calvinismo.

È pornografia la retorica con la bocca piena di valori e di etica dei media al soldo e servizio del clero. Se qualcuno non li conoscesse mai penserebbe a IOR, preti pedofili, collusioni con la mafia, puttaneggiamenti con franchismo e giunte militari. Shame on clericalismo.

È pornografia l’accusa di “servo dei poteri forti” che i bastardi no global hanno rivolto a Giancarlo Caselli. Shame on bambocci mantenuti e violenti.

È pornografia il tentativo di stato, partiti e chiese di insegnarci il bene ed il male, come se fossimo eterni immaturi. Shame on stato etico.

È pornografia il moralismo su sessualità e coppia. L’amore è un fatto personale, intimo, privato ed interiore e non può essere sottoposto a regole e convenzioni. Shame on morale della camera da letto.

È pornografia il cercare di stroncare il pensiero indipendente e deviante. I grandi cambiamenti nascono sempre da magistrali devianze. Shame on conformismo.

È pornografia il disprezzo per la cultura scientifica e tecnologica, ritenuta inferiore a quella classica ed umanistica. Shame on Benedetto Croce.

È pornografia filmare e fotografare amplessi e congressi carnali. LA FORMA PIU’ INNOCUA DI PORNOGRAFIA. I have no shame!